
Fino a 200mila euro di contributi a fondo perduto per le amministratrici condominiali.
È caccia aperta ai fondi per l’imprenditoria femminile, con le domande che – per le attività già esistenti – possono essere compilate on line a partire dal prossimo 24 maggio e presentate dal 7 giugno.
L’incentivo messo in campo dal Ministero dello Sviluppo Economico ha una dotazione complessiva di 200 milioni di euro ed è destinato a finanziare:
- sia l’avvio di imprese femminili nuove o costituite da meno di 12 mesi
- sia lo sviluppo di imprese femminili costituite da oltre 12 mesi.
In entrambi i casi, i contributi possono essere richiesti anche dalle amministratrici condominiali, la cui attività rientra infatti nella categoria “servizi”: una di quelle ammesse a finanziamento.
Amministratrici condominiali: i requisiti per accedere ai finanziamenti
Per accedere ai contributi a fondo perduto, le amministratrici condominiali devono rientrare in una delle seguenti tipologie d’impresa:
- cooperative o società di persone con almeno il 60% di donne socie;
- società di capitale con quote e componenti degli organi di amministrazione per almeno i due terzi di donne;
- imprese individuali con titolare donna;
- lavoratrici autonome con partita IVA.
Ecco un prospetto riassuntivo:

Fondo per le amministratrici condominiali: quali spese sono finanziate
Addentriamoci ora negli aspetti di maggiore interesse per le amministratrici condominiali, partendo da quali spese sono finanziate.
Anche in questo caso è utile avvalersi dello schema riassuntivo messo a disposizione da Invitalia: l’Agenzia nazionale per lo sviluppo di proprietà del Ministero dell’Economia.

Ma non è tutto. Nella fase di compilazione della domanda, le amministratrici condominiali possono chiedere anche:
- l’affiancamento di un tutor on line che le aiuterà nella presentazione della richiesta di finanziamento
- un voucher di 2.000 euro a copertura del 50% del costo sostenuto per eventuali servizi di marketing, o di comunicazione, o di pubblicità della propria attività.
A quanto ammontano i finanziamenti per le amministratrici condominiali
E veniamo all’aspetto saliente: a quanto ammontano, in concreto, i finanziamenti per ogni singolo progetto presentato dalle amministratrici condominiali?
Per rispondere, occorre fare due diverse ipotesi.
1. Nuove imprese di amministratrici condominiali
Se una libera professionista vuole costituire una nuova impresa, oppure l’impresa è stata costituita da meno di 12 mesi, si possono presentare progetti d’investimento fino a 250 mila euro.
Il Fondo, in questo caso, mette a disposizione un contributo a fondo perduto che varia in funzione della dimensione del progetto:
- per progetti fino a 100 mila euro, l’agevolazione copre fino all’80% delle spese (o fino al 90% per donne disoccupate) entro un tetto massimo di 50 mila euro;
- per progetti fino a 250 mila euro, l’agevolazione copre il 50% delle spese, fino a un massimo di 125 mila euro.
2. Studi di amministratrici condominiali esistenti da più di 12 mesi
In questo caso, si possono presentare progetti d’investimento fino a 400 mila euro per sviluppare nuove attività o per ampliare attività esistenti. Il Fondo prevede un mix di contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso zero, con una copertura fino all’80% delle spese ammissibili, per un massimo di 320 mila euro, da rimborsare in otto anni.
Ma vediamo un prospetto riassuntivo:

Per chiarire l’entità dei finanziamenti, forse può essere utile qualche esempio pratico.

Quando e come presentare le domande
Non resta dunque che vedere quando e come possano essere presentate le domande di accesso ai finanziamenti per le amministratrici condominiali:

Domande, dubbi, richieste: ecco il webinar e le Faq del Mise
Per le amministratrici condominiali interessate a fare domanda di accesso ai fondi, il Mise ha messo ha disposizione:
- una sezione di FAQ, con tutte le risposte ai dubbi più frequenti
- webinar tenuti dagli esperti di Invitalia. Ecco di seguito quello dedicato alle attività avviate da oltre 12 mesi.